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Rocco Falciano
A scena vuota
“I quadri di Rocco Falciano, che non a caso è puntigliosamente e metaforicamente pirandelliano nella pittura dei suoi interni, dei suoi giardini e delle sue nature morte, sono scene teatrali che agiscono su chi guarda esattamente come quelle destinate alla recitazione” (Silvia Gajani). Pagg.28

Nicolaus Eckermann
la profezia di Nietzsche
Il filosofo si trova oggi nella sua formazione minacciato da pericoli di tante specie, da potersi dubitare che possa giungere mai a maturità. Oggi le scienze abbracciano un campo così vasto, ciascuna innalza a vertiginosa altezza la sua torre, aumentando la probabilità che il filosofo, fin dagli inizi dei suoi studi, si senta stanco e voglia tenersi attaccato a qualche cosa e si “specializzi”. Egli non salirà più alle vette a cui mirava, a quelle da cui lo sguardo può spaziare in alto, in basso e lontano. F. Nietzsche

Paolo Fenoglio
La carriera del libertino
Nata quale reagente al clima penitenziale della Controriforma spagnola per opera di Tirso de Molina, la figura beffarda del seduttore che sfida i limiti della morale acquisì poi, con il razionalismo di Molière, i tratti di un ateismo umanistico laico per giungere quindi alla sua massima celebrazione, quale campione dell’illuminismo libertino, con il capolavoro di Mozart. Nel corso dell’Ottocento romantico e della successiva sensibilità decadente, invece, le sue molteplici incarnazioni letterarie e musicali assunsero sembianze vagamente faustiane e vennero talvolta segnate da accenti di alinconia esistenziale, che poi si trasformeranno, con l’avvento della demitizzazione novecentesca, nei connotati ironici, parossistici o grotteschi che troviamo nelle opere di B. Shaw e Stravinskij.

Maria Puccetti e Benedetto Lanza
Venere della Specola
La dolce fanciulla serenamente addormentata che appare in queste pagine, ricorda la fiaba di Biancaneve e sembra che un soffio possa svegliarla. In realtà essa appartiene al tempo in cui l’anatomia era, per gli studiosi di medicina, un grosso problema. A quel tempo però esistevano anche dei veri artisti del modellato in cera, in grado di riprodurre alla perfezione e con estrema esattezza ogni parte del corpo umano. E’ questo il caso della nostra Venere che si scompone in tutti i suoi organi vitali e in tutte le sue parti anatomiche senza soffrire.