Catalogo
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Pier Paolo Pasolini
Ragionamento sul dolor civile
Il pensiero dell'infinito ci ha ormai distaccati dalle umili e affettuose tradizioni dell'esistenza familiare; già il fiume, il bosco, il prato e la vigna che protesserto l'infanzia delle nostre madri e di noi, sono fissati dietro i nostri passi, da una ferma nostalgia, da un sogno che non muta. P.P.P.

Nicolaus Sombart
Sergiu Celibidache
Un giorno comparve un tipo completamente diverso. Non era uno studente di mio padre, studiava musica. Benché amico di un cugino, le sue origini erano molto modeste. Avrebbe avuto una grande influenza sulla mia vita.
Nicolaus Sombart
Pagg.28

Thomas Mann
Dolore e grandezza di Richard Wagner
“La musica, risolta nei suoi elementi primordiali, deve servire a porre in rilievo i filosofemi mitici”.
Thomas Mann

Nicolaus Sombart
Passeggiate con Carl Schmitt
Andai a conoscere Nicolaus Sombart nell’autunno del ’98 a Berlino.
La sua casa, in un tranquillo quartiere della zona Ovest, immune dalle violente trasformazioni urbane degli ultimi anni, era una palazzina Liberty. Puntigliosamente Liberty in tutti i dettagli: portone, ascensore, porte e campanelli sui pianerottoli.
Prima che Sombart venisse di persona ad aprirmi, solo vagamente consapevole di chi avrei incontrato...
S.G.

Roberto Fregna
Il nomos della città
Esegesi e parafrasi da Carl Schmitt “uomo famoso e malfamato”
Il Nomos della Terra di Carl Schmitt è un testo classico di storia del diritto che è stato accantonato dalla Storia.
"Le scienze si autodistruggono in due modi: per l'estensione in cui si muovono o per la profoindità in cui si immergono"
Questa frase di Goethe definisce con esattezza la parabola scientifica e disciplinare in cui si muove l'opera di Carl Schmitt, che ora possiamo leggere nella dimensione euristica con intenzioni storiche.

Roberto De Caro
Cinque letture leopardiane
Ma il nulla leopardiano, che incombe minaccioso sull’uomo poiché in definitiva «tutto è nulla», non si risolve affatto nel trascendentale, è invece «solido nulla», opprimente condizione dell’esistenza, e però anche approdo felice, sebbene mai davvero consolatorio, della proiezione immaginativa: «Così tra questa immensità s’annega il pensier mio: e il naufragar m’è dolce in questo mare».

Silvia Gajani
Edith Stein L’apprendimento di sé
“Un amico viene da me e mi dice di avere perduto un fratello ed io mi rendo conto del suo dolore. Che cos’è questo rendersi conto?... forse giungo a saperlo attraverso la percezione del suo volto pallido e sofferente, della sua voce sommessa e quasi afona, forse attraverso le parole con cui egli si esprime... Quel che vorrei sapere è che cosa sia di per sé tale rendersi conto e non attraverso quali vie sia possibile giungere ad esso”.

Paolo Fenoglio
Wagner e Nietzsche
Volti entrambi alla decostruzione dei codici della tradizione. Wagner quelli del linguaggio armonico e della struttura del melodramma, Nietzsche quelli della metafisica e delle convenzioni morali.
Entrambi protesi verso un radicale ritorno all’origine: Wagner del mito identitario germanico quale fonte di purezza; Nietzsche del mito tragico greco quale fonte di verità e liberazione.