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Anna Lo Giudice
Tristan Tzara e il surrealismo
l surrealismo non ha mai perso il suo anelito rivoluzionario, mai, neanche agli albori di questo nuovo millennio e certamente non sarebbe neanche esistito senza la felice stagione Dada creata da Tristan Tzara. Pagg.32
Non acquistabile. Contenuto in "Surrealismo. Zurigo 1916. Parigi 1924"

Lodovico Meneghetti
Musica & Architettura
Le due signore, architettura e musica, sono destinate ad incontrarsi e ad amarsi. Quanti dei maggiori architetti del Novecento si rivolgono alla musica. Un Bruno Taut procede dall’architettura alla musica per ritrovare una sintesi. Come nel Weltbaumeister, essere portati a provare nuove sensazioni, o quantomeno a pensarle… Pagg.32

Guido Giannuzzi
Gli ombrelli di Satie – Prefazione di Pier Damiano Ori
L'atteggiamento di Satie fu sempre quello di esprimere, con l’ironia della sua musica, non il contrario di quanto prescritto dalle tendenze dell’epoca, ma altro. Inconsapevolmente d’accordo con Pirandello – che definiva l’umorismo come “sentimento del contrario” – Satie fu capace di far diventare senso anche l’assenza di senso, attraverso la non conciliazione tra oggetto e rappresentazione

Pietro Bellasi
Suissitude
“Quando le mie dita palpeggiano l’argilla – scriveva Alberto Giacometti – mi ritrovo sui sentieri di Stampa, mentre ritorno da scuola con il fango sui miei scarponi e le montagne ricominciano a ondeggiarmi attorno con i loro canaloni che mi attirano per le ascensioni verso i balconi dell’abisso e le loro scalinate di scisto, silice e nubi; i torrenti cominciano a colare tra le mie mani, gli echi turbinano nella mia testa e i rapaci planano sopra tutte le carogne della mia vita”Pagg.40.