Saggistica
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Regina Bucher
Hermann Hesse et ses amis artistes au Tessin
«Que convergent les chemins de tes amis et le monde entier, pour une heure, ressemble à ton pays» nous dit Hermann Hesse dans Demian, publié en 1919, l’année même où le poète, établi avec sa famille à Berne, s’en sépare, et laisse tout derrière lui pour tenter un nouveau départ au Tessin. Il aura certainement pensé à ces mots quand, à Montagnola près de Lugano, il fit, en peu de semaines, connaissance avec d’autres artistes établis au Tessin et dont certains, au fil du temps, devinrent des amis proches. S’ensuivirent, pendant les quarante-trois ans où Hermann Hesse habita à Montagnola, d’autres rencontres et amitiés. Parmi elles, des personnalités aussi chatoyantes que Hugo Ball et Emmy Ball-Hennings, des plasticiens tels que Gunter Böhmer et Margheria Osswald-Toppi, des écrivains aussi éminents que Bertolt Brecht et Peter Weiss.

Pietro Bonfiglioli
Il “male di vivere” di Montale
Eugenio Montale è l’unico poeta che, dall’interno di una coscienza borghese di cui è consapevole – è consapevole della propria appartenenza a una cultura, se non a una classe, borghese – conosce la prigione, sa la chiusura rappresentata dalla professione letteraria in quanto tale. Pagg.48

Nicolaus Sombart
Passeggiate con Carl Schmitt
Da un lato un personaggio sulfureo – Carl Schmitt, membro del governo nazista – dall’altro un giovane non ancora ventenne, Nicolaus, figlio del noto economista Werner e destinato a sua volta a percorrere una luminosa carriera come antropologo di fama internazionale. Le loro passeggiate nel Grunewald sono libere da ogni pregiudizio. Passeggiando si affrontano temi di grande portata filosofica e si ragiona di geopolitica. E’ una testimonianza a dir poco sorprendente che Nicolaus Sombart non può tacere giunto alla maturità.
Questo testo è parte di una raccolta di saggi autobiografici dell’Autore più volte pubblicata in Germania. L’Editore tedesco di Sombart e suo amico personale, Michael Krüger, ha scritto per noi una affettuosa prefazione. Pagg.56

Edoardo Salzano
Ragionamento sul paesaggio
Acquisizioni culturali, progressi della legislazione e tradimenti del pensare e del fare, dalla legge di Benedetto Croce (1922) all’ultima versione del Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio (2008).
Interpretate da un urbanista.

Silvia Gajani
Sto aspettando che il mio cuore muoia.
Certo si può partire da un momento teorico... ma ci sono le persone e le cose, nella vita a nutrire i pensieri.

Alessio Costarelli
Tre dialoghi alla maniera di Leopardi
«Dite: voi temete la morte?»
«Oddio, mi avete spaventato!»
«In effetti, è una domanda complessa...»
«Scusate, ma voi chi siete?»
«Pensi che io ho impiegato anni per rispondermi. Molto ho riflettuto in cerca delle parole, troppe sigarette ho incenerito».

Roberto Fregna
Roma pulcherrima
Per più di un secolo quel disegno concepito centotrentacinque anni avanti da Papa Niccolò V (1447-1455) si era attuato. Fra la fine dei tempi antichi e il 1870, nessun secolo ha modificato così profondamente la città di Roma come il XVI. Questa trasformazione fu un avvenimento di importanza europea e addirittura universale.

Renzo Piano
Il MUSE di Renzo Piano
E' questo il punto cui Piano tiene di più: "L'idea - ci ha detto - era di trasformare il classico brownfield post-industriale in un greenfield della città del XXI secolo, recuperando anche quella distanza psicologica che tratteneva gli abitanti di Trento dal considerare parte della città quella struscia di terra al di là della ferrovia, ma paradossalmente distante non più di una breve passeggiata dal Duomo" - Presentazione di Fulvio Irace - Fotografie di Roberto Fregna