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Nicolaus Sombart
Passeggiate con Carl Schmitt
Andai a conoscere Nicolaus Sombart nell’autunno del ’98 a Berlino.
La sua casa, in un tranquillo quartiere della zona Ovest, immune dalle violente trasformazioni urbane degli ultimi anni, era una palazzina Liberty. Puntigliosamente Liberty in tutti i dettagli: portone, ascensore, porte e campanelli sui pianerottoli.
Prima che Sombart venisse di persona ad aprirmi, solo vagamente consapevole di chi avrei incontrato...
S.G.

Roberto Fregna
Il nomos della città
Esegesi e parafrasi da Carl Schmitt “uomo famoso e malfamato”
Il Nomos della Terra di Carl Schmitt è un testo classico di storia del diritto che è stato accantonato dalla Storia.
"Le scienze si autodistruggono in due modi: per l'estensione in cui si muovono o per la profoindità in cui si immergono"
Questa frase di Goethe definisce con esattezza la parabola scientifica e disciplinare in cui si muove l'opera di Carl Schmitt, che ora possiamo leggere nella dimensione euristica con intenzioni storiche.

Roberto De Caro
Cinque letture leopardiane
Ma il nulla leopardiano, che incombe minaccioso sull’uomo poiché in definitiva «tutto è nulla», non si risolve affatto nel trascendentale, è invece «solido nulla», opprimente condizione dell’esistenza, e però anche approdo felice, sebbene mai davvero consolatorio, della proiezione immaginativa: «Così tra questa immensità s’annega il pensier mio: e il naufragar m’è dolce in questo mare».

Silvia Gajani
Edith Stein L’apprendimento di sé
“Un amico viene da me e mi dice di avere perduto un fratello ed io mi rendo conto del suo dolore. Che cos’è questo rendersi conto?... forse giungo a saperlo attraverso la percezione del suo volto pallido e sofferente, della sua voce sommessa e quasi afona, forse attraverso le parole con cui egli si esprime... Quel che vorrei sapere è che cosa sia di per sé tale rendersi conto e non attraverso quali vie sia possibile giungere ad esso”.

Paolo Fenoglio
Wagner e Nietzsche
Volti entrambi alla decostruzione dei codici della tradizione. Wagner quelli del linguaggio armonico e della struttura del melodramma, Nietzsche quelli della metafisica e delle convenzioni morali.
Entrambi protesi verso un radicale ritorno all’origine: Wagner del mito identitario germanico quale fonte di purezza; Nietzsche del mito tragico greco quale fonte di verità e liberazione.

Georg Simmel – Ernst Jünger
Il pathos sublime della rovina
Due saggi
A cura di Roberto Fregna
Affidandosi alle suggestioni metastoriche dei “tramandi” tra le affinità dello spirito e le forme dell’arte e dell’architettura, nel primo trentennio del secolo scorso ebbero particolare rilievo due testi sul significato de “La rovina”. L’omonimo saggio di Georg Simmel Die Ruine (1911) e il secondo scritto, Diario del primo viaggio in Sicilia di Ernst Jünger (1929).

Antonello Lombardi
Gli animali mancanti
Bestiario nell’opera di Elias Canetti
Prefazione di Felice Accame
Risultò che anche gli animali non erano poi così inconsapevoli.
Elias Canetti
Allo scarafaggio è presumibile che serva poco imparare a memoria il sesto canto dell’Eneide, mentre è più probabile che, ai fini della propria fitness, serva capire se ho acceso la luce o no e, anche, capire se si trova al riparo o no dalla mia scopa.
Felice Accame

Mario Soldati
Il profumo del sigaro Toscano
Prefazione di Gaetano Maccaferri
A cura di Roberto Maria Fregna
Incominciai a fumare soltanto una sessantina di anni fa; ne avevo già diciotto. Accadde in piena estate, al Favàro, nelle Prealpi biellesi. Mi insegnò Pierina, operaia in una delle tante tessiture della zona.
Mario Soldati