Shop
Visualizzazione di 25-32 di 180 risultati
Louis Althusser
Come leggere “Il Capitale”
Traduzioni di Claudia Mancina e Francesco Fistetti
Per un secolo gli ideologi borghesi, anche gli “economisti”, gli “storici” o i “filosofi”, hanno passato il loro tempo a cercare di “confutarlo”. Hanno affermato che le teorie del valore-lavoro e del plus-valore e la legge del valore sono tesi “metafisiche”, che non hanno niente a che vedere con “l’economia politica”. In effetti, non hanno niente a che vedere con la loro “economia politica”. 1818-2018 Duecento anni dalla nascita di Karl Marx
Luciano Patetta
La morte del Cellini
Più di una volta il Cellini ricordava il breve periodo, felice, in Francia presso il re Francesco I a Fontainebleau: “La sua accoglienza mi aveva ripagato delle delusioni e dei torti... sì proprio torti subiti a Roma, dove avevo difeso papa Clemente VII nei giorni del Sacco commesso dai Lanzichenecchi. Io dagli spalti di Castel Sant’Angelo, a colpi di archibugio e di bombarda avevo ucciso... forse... (eravamo in quattro o cinque a sparare) Carlo di Borbone, il comandante dei nemici, e a ferire il principe d’Orange. Gloria e riconoscenza?”.
Paolo Fenoglio
La carriera del libertino
Nata quale reagente al clima penitenziale della Controriforma spagnola per opera di Tirso de Molina, la figura beffarda del seduttore che sfida i limiti della morale acquisì poi, con il razionalismo di Molière, i tratti di un ateismo umanistico laico per giungere quindi alla sua massima celebrazione, quale campione dell’illuminismo libertino, con il capolavoro di Mozart. Nel corso dell’Ottocento romantico e della successiva sensibilità decadente, invece, le sue molteplici incarnazioni letterarie e musicali assunsero sembianze vagamente faustiane e vennero talvolta segnate da accenti di alinconia esistenziale, che poi si trasformeranno, con l’avvento della demitizzazione novecentesca, nei connotati ironici, parossistici o grotteschi che troviamo nelle opere di B. Shaw e Stravinskij.
Nicolaus Eckermann
la profezia di Nietzsche
Il filosofo si trova oggi nella sua formazione minacciato da pericoli di tante specie, da potersi dubitare che possa giungere mai a maturità. Oggi le scienze abbracciano un campo così vasto, ciascuna innalza a vertiginosa altezza la sua torre, aumentando la probabilità che il filosofo, fin dagli inizi dei suoi studi, si senta stanco e voglia tenersi attaccato a qualche cosa e si “specializzi”. Egli non salirà più alle vette a cui mirava, a quelle da cui lo sguardo può spaziare in alto, in basso e lontano. F. Nietzsche
Giulio Romano e Pietro Aretino
I Modi
Fra i molti, anzi infiniti, discepoli di Raffaello da Urbino, dei quali la maggior parte riuscirono valenti, niuno ve n’ebbe che più lo immitasse nella maniera, invenzione, disegno e colorito di Giulio Romano, né chi fra loro fusse di lui più fondato, fiero, sicuro, capriccioso, vano, abondante et universale; per non dire al presente, che egli fu dolcissimo nella conversazione, ioviale, affabile, grazioso e tutto pieno d’ottimi costumi. Le quali parti furono cagione che egli fu di maniera amato da Raffaello, che se gli fusse stato figliuolo, non più l’arebbe potuto amare. - Giorgio Vasari
Thomas Mann
La Germania e i tedeschi
Ma questa storia deve insegnarci una cosa: che non ci sono due Germanie, l’una buona e l’altra malvagia, ma che vi è una Germania soltanto, il cui bene per una perfidia del diavolo degenerò in male. La Germania malvagia è quella buona finita male, è quella buona nella sventura, è il bene precipitato nella colpa e nella rovina.
Maurice Ravel
Il mio Boléro. Tessitura orchestrale senza musica. Interviste e conversazioni
Devo dire che raramente il Boléro viene diretto come io penso che dovrebbe esserlo. Mengelberg accelera e rallenta in modo eccessivo. Toscanini lo dirige due volte più veloce del dovuto e allarga il movimento alla fine, cosa che non è indicata da nessuna parte... Quando ho fatto notare a Toscanini che si prendeva troppe libertà, ha risposto: “Se non lo suono a modo mio, sarà senz’effetto”. Maurice Ravel
Neri Pozza
I modelli di Giorgio Morandi
Un artista della statura di Morandi può tollerare perfino i luoghi comuni riferiti dai cronisti: sentirsi attribuire il più totale disinteresse per la pubblica fama e il denaro, l’idillio di una vita modesta in una casa borghese del centro storico di Bologna, con le tre sorelle che provvedono all’ordine e alla semplicità del suo vivere.