Catalogo
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Carlo Flamigni
Scuola di streghe
Sedute sui banchi ci sono una ventina di ragazzine, tra i dodici e tredici anni di età. vestite di semplicissimi abiti di lana di colore grigio, lo stesso colore della cuffia che portano in testa, hanno calze di lana, portano zoccoli di legno e sono in gran parte raffreddate.
Marco Dezzi Bardeschi
Restauro poco rimane da dire?
Quanto a noi, architetti irriducibili fantastici e inguaribili visionari, continuiamo pure felicemente a celebrare, malgrado tutto, sempre nuove immaginifiche storie di Progetto, per la felicità dei grandi e dei bambini di oggi e di quelli che verranno. Pagg.32
Carlo Santachiara
Angeli di Santachiara
La doppia visione dell’uomo e dell’angelo ha una lunga tradizione nella poesia russa. Secondo Puškin la donna amata rappresenta l’angelo sulla terra e l’attributo “angelico” è assegnato al piacere dell’amore terreno. Così la scultura di Santachiara è il riflesso di questa doppia natura angelica e demoniaca insieme; antiretorica tanto da sembrare scandalosa e beffarda in taluni casi, a celebrare la morte.
Silvia Gajani
Le piace Gide?
Una lettura di Gide come rivisitazione di quell’immaginario sul femminile che si è sedimentato nel tempo, attraverso la testimonianza indiretta e silenziosa – come una fotografia al negativo – della figura della moglie dello scrittore: Marceline. Un’indagine quasi psicanalitica applicata ad alcuni testi tra i più belli e dolorosamente sinceri della letteratura del Novecento. Pagg. 28
Giorgio Gattei
Pasolini,ultima vittima di Salò
“E così quel finale già girato di Salò, invece di tornare alla luce nelle mani del suo regista, è sprofondato nelle tenebre perchè ragione incidentale di uno omicidio”.Pagg.32.
Marco Guidi
Caro agli Dei
Giuliano era ad Atene da circa tre mesi, quando, improvviso, arrivò l’ordine imperiale di raggiungere Milano. Possiamo immaginare con quanto tremore egli si mise in viaggio. Sapeva di non essere amato da Costanzo, cui forse ricordava i suoi crimini, di avere potentissimi nemici tra i cortigiani più importanti dell’impero. Pagg.36.
Cesare de Seta
Napoletanità
“Noi che siamo nati dopo la guerra non abbiamo per Napoli nessuna inclinazione particolare. La viviamo come residenti che la conoscono a fondo, ma la sua sirena non ci addormenta né il suo canto ci toglie la pace”.Pagg 32
Pier Paolo Pasolini
Abiura dalla Trilogia della vita
Nella forma rigorosa di polemista che gli era congeniale al massimo grado, Pasolini è sempre riuscito a riassumere i caratteri culturali e sociali della sua epoca. In questi brevi saggi, che furono pubblicati nel ’75 dalla casa editrice bolognese Cappelli ed ebbero una ridotta diffusione, l’Autore non solo spiega le ragioni artistiche della sua rinuncia ai modelli culturali e filologici che avevano ispirato tre sue opere filmiche: Il Decameròn (1971), i Racconti di Canterbury (1972) e Il Fiore delle mille e una notte (1974), ma – nel farlo – traccia un quadro incredibilmente attuale dell’uso improprio della pornografia in tutti gli ambiti e, in particolare, in quello cinematografico.
Si è alla vigilia di importanti elezioni politiche che porteranno alla vittoria delle sinistre, ma Pasolini con lucida preveggenza, non lascia spazio ad alcuna illusione di progresso e, in poche parole, rende evidente la situazione di una società che non contiene in sé alcuna vera ispirazione democratica.