Catalogo
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Giancarlo De Maria
Grand Hotel Pedretti
Eugenia e Angelo, uno di fianco all’altra, con il viso a un centimetro dal vetro appannato, guardavano il fiume che scorreva sotto il vecchio albergo dalla solita camera che occupavano per qualche giorno ogni tre, quattro mesi.
Roberto Polastri
Amleto Opera 32
Da Shakespeare a Šostakovič
Foto di Lorenzo Gaudenzi
"Quando finalmente potei avere tra le mani la partitura dell’Opera 32 – tralascio di raccontare le difficoltà del reperimento – rimasi un po’ sconcertato. Da un lato fui entusiasta per la scoperta di un testo musicale straordinario: l’orchestra da camera suona come una grande orchestra sinfonica, grazie all’abilità dello strumentatore, e la qualità dell’invenzione è altissima; dall’altro rimasi perplesso per la presenza, accanto a marce militari e a squilli di fanfare, di numeri decisamente “brillanti”: Ofelia canta una “canzone” che sembra tolta di peso da un’operetta di Offenbach, c’è un can can scatenato, le uscite dei regnanti sono scandite da musiche che meglio si adatterebbero al circo. Perché?"
Vincenzo Consolo
Autobiografia della lingua
Quando pubblicai il mio primo romanzo nel 1963, lo mandai a Sciascia e lui mi scrisse una bella lettera, facendomi delle domande sul tipo di scrittura che avevo adottato, assolutamente diversa da quella adottata da lui, che era una scrittura estremamente limpida, comunicativa, e poi m’invitava ad andarlo a trovare. Così andai a trovare Sciascia a Caltanissetta, nel centro della Sicilia.
Isaac Deutscher
Stalin
Si può dire con certezza che Stalin appartiene alla famiglia dei
“Grandi despoti rivoluzionari” a cui appartennero Cromwell,
Robespierre e Napoleone. È opportuno valutare esattamente ogni parola
di questa definizione. Stalin è grande e si misura la sua statura
dall’ampiezza delle sue imprese, dall’impeto travolgente delle sue
azioni, dalla vastitIsaac Deutscherà della scena che ha dominato...
Roberto Fregna
Atlante di Schifanoja – Sala dei Mesi
Il ciclo pittorico degli affreschi di Palazzo Schifanoja fu commisariato dal duca Borso d'Este e venne realizzato tra il 1467 e 1470 dalla cerchia dei pittori ferraresi. L'Opera era destinata ad esaltare nella figura di Borso la Signoria estense che negli affreschi appare illuminata dagli dèi e sotto la protezione degli astri.
Attilio Pracchi
Il tetto e le stelle
Possiamo rintracciare legami o analogie di qualche tipo fra l’architettura tradizionale e la fiaba? La risposta è certamente affermativa.
Il racconto popolare e la casa arcaica sono entrambi testimonianza di una stessa mentalità, entrambi riflettono il mondo così come lo immaginava la società che li ha generati: sono, per così dire, uno specchio del mondo.
La casa ne riassume la struttura, la fiaba insegna come abitarlo.
Paolo Fenoglio
Le due anime del Novecento
Modelli contrapposti nel pensiero filosofico del secolo scorso
Von Hayek sostiene che la fioritura spontanea dei bisogni e del mercato (cioè della legge della domanda e dell’offerta su cui è nata l’economia dell’uomo prima ancora della moneta) costituisce un ordine biologico spontaneo in grado di garantire all’uomo la libertà, mentre gli ordini di carattere intenzionale, di ascendenza umanistica (quale è stato il comunismo e – secondo von Hayek – tutte le grandi tradizioni filosofiche dell’Occidente), nell’ansia di cogliere un fine ultimo e totale del senso della vita dell’uomo, della storia e della società, imprigionano l’uomo in una sorta di gabbia che ne limita le libertà e la felicità.
Giordano Conti
Demolire è un po’ morire
Insomma, la nuova cultura del recupero deve saper andare al di là dei singoli manufatti e riproporre una coscienza collettiva dei modi di fare e interpretare la città e il territorio. A partire proprio dalle strutture e risorse esistenti, mediante le quali vanno dettate le regole, fissate le coordinate di ogni proposta di trasformazione. La storia non è un peso inutile e gravoso, di cui occorre sbarazzarsi al più presto.