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Roberto De Caro
Cinque letture leopardiane
Ma il nulla leopardiano, che incombe minaccioso sull’uomo poiché in definitiva «tutto è nulla», non si risolve affatto nel trascendentale, è invece «solido nulla», opprimente condizione dell’esistenza, e però anche approdo felice, sebbene mai davvero consolatorio, della proiezione immaginativa: «Così tra questa immensità s’annega il pensier mio: e il naufragar m’è dolce in questo mare».

Silvia Gajani
Edith Stein L’apprendimento di sé
“Un amico viene da me e mi dice di avere perduto un fratello ed io mi rendo conto del suo dolore. Che cos’è questo rendersi conto?... forse giungo a saperlo attraverso la percezione del suo volto pallido e sofferente, della sua voce sommessa e quasi afona, forse attraverso le parole con cui egli si esprime... Quel che vorrei sapere è che cosa sia di per sé tale rendersi conto e non attraverso quali vie sia possibile giungere ad esso”.

Paolo Fenoglio
Wagner e Nietzsche
Volti entrambi alla decostruzione dei codici della tradizione. Wagner quelli del linguaggio armonico e della struttura del melodramma, Nietzsche quelli della metafisica e delle convenzioni morali.
Entrambi protesi verso un radicale ritorno all’origine: Wagner del mito identitario germanico quale fonte di purezza; Nietzsche del mito tragico greco quale fonte di verità e liberazione.

Georg Simmel – Ernst Jünger
Il pathos sublime della rovina
Due saggi
A cura di Roberto Fregna
Affidandosi alle suggestioni metastoriche dei “tramandi” tra le affinità dello spirito e le forme dell’arte e dell’architettura, nel primo trentennio del secolo scorso ebbero particolare rilievo due testi sul significato de “La rovina”. L’omonimo saggio di Georg Simmel Die Ruine (1911) e il secondo scritto, Diario del primo viaggio in Sicilia di Ernst Jünger (1929).

Antonello Lombardi
Gli animali mancanti
Bestiario nell’opera di Elias Canetti
Prefazione di Felice Accame
Risultò che anche gli animali non erano poi così inconsapevoli.
Elias Canetti
Allo scarafaggio è presumibile che serva poco imparare a memoria il sesto canto dell’Eneide, mentre è più probabile che, ai fini della propria fitness, serva capire se ho acceso la luce o no e, anche, capire se si trova al riparo o no dalla mia scopa.
Felice Accame

Mario Soldati
Il profumo del sigaro Toscano
Prefazione di Gaetano Maccaferri
A cura di Roberto Maria Fregna
Incominciai a fumare soltanto una sessantina di anni fa; ne avevo già diciotto. Accadde in piena estate, al Favàro, nelle Prealpi biellesi. Mi insegnò Pierina, operaia in una delle tante tessiture della zona.
Mario Soldati

Arnold Böcklin
Ritorno alla Grecia
Saggi di Marguerite Yourcenar, Giorgio de Chirico e Alberto Savinio
A cura di Roberto Fregna
A Basilea città romana ai piedi dei contrafforti della Foresta Nera, Böcklin cresce con l’ossessione incombente degli alberi.
Questo barbaro porterà con sé in marcia verso il Sud tutte le foreste.
MargueriteYorcenar

Flaminia Bottoni
Ugo Bottoni, un “Ammiraglio” a cavallo
Aneddoti e segreti di una carriera ippica lunga mezzo secolo
Prefazione di Claudio Icardi
Ero già da qualche anno deputato e sottosegretario, la fine degli anni ’40 i primi anni ’50, alla Presidenza del Consiglio, quando ebbi l’occasione per me lietissima di conoscere di persona Ugo Bottoni, che avevo tante volte ammirato e applaudito dalle tribune...
L’ammiraglio (così veniva chiamato il prestigioso “driver”) venne a salutare i miei commensali e scambiò con noi qualche commento sulla serata ippica...
Prima e dopo quella sera ho visto correre centinaia di volte Ugo Bottoni. Non starò qui a ricordare i tanti momenti di vera gloria, che gli esperti conoscono bene. Vorrei invece sottolineare la sua simpatia umana, la fedeltà nelle amicizie, le generose prestazioni sportive.
Giulio Andreotti